Non so se riusciró a finire di scrivere il pezzo che sto per scrivere, perchè riguarda un tema tanto pesante, da farmi tremare i polsi e sottoporre le mie sinapsi ad un terremoto di magnitudo spropositata. Ma trattandosi di un tema pesante, ci provo, per vedere se riesco, per lo meno a digerirne una parte. Il tema enorme che sto per affrontare riguarda la crudeltá e l’egoismo. Bum. Ci giro alla larga, perchè non è facile, per me, arrivare al punto rapidamente. Io ho una nevrosi. È una nevrosi di cui hanno colpa in parte i miei genitori, in parte me stesso (di certo non è colpa della societá). Quando mi muovo nel mondo, in generale, io ho il tremendo vizio di valutare l’impatto delle mie azioni prima negli altri e poi in me stesso. Magari decido che me ne fotto dell’impatto sugli altri, ma la valutazione arriva sempre, prioritaria e severa, in nome di un superego decisamente autorevole. Faccio un esempio stupido: quando mi alzo la mattina, per non svegliare i bimbi, vado prima a chiuder
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