Il male.

Adesso caricate questo file di you tube.
Aspettate che sia completo, con la striscia rossa e tutto.
E’ importante. Ci vuole un po’ ma è importante.
Per favore.
Quindi mettetevi comodi, mandatelo in play, dimenticatevi delle immagini e di quello che significano e leggete contestualmente quanto di importante ho da dirvi.

Quella che sto per scrivere è una cronaca dell’assurdo; il racconto di qualcosa di intellegibile e mostruoso che si sta consumando sulla mia pelle e che mi mette direttamente in contatto col mondo della metafisica, dell’irrazionale, dell’ignoto, in una maniera sconcertante e imprevista.
Quella che sto per scrivere è una storia di fantacalcio e per quei pochi che a questo punto sorrideranno e penseranno di avere a che fare con un altro topic leggero e idiota, per favore abbandonino la lettura.
Sono terribilmente serio.
Per cui toglietevi quel sorrisetto cretino dalle labbra, perchè qui parleró del “male” e delle maledizioni, come qualcosa di terribilmente e drammaticamente reale.

Ho avuto un percorso nella mia vita.
Una parabola come molti di voi.
Al punto in cui mi trovo in questo momento, il mio rapporto con il trascendente si puó sintetizzare in un sereno agnosticismo, rispettoso dei credi delle persone e maldicente verso qualsiasi sistema ecclesiastico ritenga di essere depositario dell’unica Veritá rivelata.
E questo riguardo qualsiasi confessione religiosa.
So di essere una persona fortunata e so che in determinati momenti della mia vita un aiuto, una mano risolutiva mi è arrivata da qualcosa che sarebbe irrispettoso chiamare sorte.
Mi riscalda la sensazione che “qualcosa” mi abbia spesso salvato la vita e nutro verso questo “qualcosa” una gratitudine sconfinata che si incarna nel profondo di quello che sono e mi riscalda spesso.
Questa peró è una sensazione, bellissima, avvolgente, ma che non posso suffragare con niente di oggettivo, perchè se in una direzione “qualcosa” si è mosso, beh, lo ha fatto sempre in una maniera discreta, delicata, e per cose davvero grandi.
Tanto da consentirti di nutrire a volte, un ragionevole e dolce dubbio.
Quindi non vi parleró di quanto sono infelice, perchè non lo sono affatto.
Ho avuto una vita meravigliosa, una famiglia sensazionale, degli amici che adoro e qualche piccolo successo professionale, cose che mi rendono una persona piena, senza crucci, negativitá o rimpianti.

Il male peró non si muove in maniera così elegante.
Il male, la maledizione, quella piccola e stronza maniera di interferire con la tua vita da parte del maligno, si è mosso spesso in maniera infima, e sotterranea, come un folletto da fiaba, sì da lasciarmi totalmente sconcertato e portandomi a mettere fortemente in discussione, quella attitudine atea e illuministica con la quale sono solito pensare agli eventi della vita.
Fiaba e realtá, confini che sfumano.
Maledizioni, piccoli e sgradevoli oltraggi, disagi, in grado di interferire sulla tua vita pesantemente, ma non di cambiare il sostanziale corso degli eventi.
Penso ad esempio a B., colpita quest’estate da fuoco di Sant’Antonio proprio nella parte del corpo che piú le donne le invidiano, o penso a me e a come dopo aver fatto 35 colloqui in 5 anni per cambiare lavoro, abbia ricevuto l’offerta della vita pochi giorni dopo essermi licenziato in bianco, avere posto fine alla maledizione in cui versavo ed avere lasciato in pegno il tendine di Achille destro e l’addio ai campi di gioco.
E cosí altre piccole cose che vi risparmio.
Insomma è come se avessi una gran bella protezione, uno scudo forte, che non consente attacchi importanti, ma subissi solo il disturbo di zanzare sgradevoli e urticanti, incapaci peró di vincermi.
Almeno fino ad ora.

Fin qui discorsi; ciance, chiacchere, futilitá, a cui pensare, da riporre in un cassetto, riconsiderare, dimenticare, parlarne con gli amici nel bel mezzo di una grigliata, poi continuare la propria vita, e ancora riprendere in considerazione e parlare di caso, “ma tu guarda che caso”, chissá, forse si, forse no etc etc.
Tutto questo fino a ieri.

Invece da ieri io sono convinto (fermamente convinto, intimamente convinto) che il male, la maledizione, esistano empiricamente e siano visibili, proprio come si vede una mela cadere da un albero o le stagioni avvicendarsi tra loro.
E questa cosa mi devasta.
Mi devasta perchè c’è qualcosa che mi vuole male.
Qualcuno, un’energia, qualcosa, che vuole che io soffra indipendentemente da qualsiasi concetto razionale.
Il dolore e lo sconcerto che sto provando sono cosí allibenti da mettermi paura.
Il pensiero nuovo che faccio è addirittura questo: menomale che esiste il fantacalcio.
Se non ci fosse il fantacalcio, forse questo male potrebbe attaccarmi in altre parti della vita, nelle quali per fortuna (fino ad ora) sono immune.
Arrivo addirittura a pensare che il fantacalcio agisca da parafulmine di tutti i mali, consentendomi di proseguire tranquillo oggi il corso della mia vita, senza ricevere le nefaste perturbazioni in altri contesti.
Epperó resta il turbamento, per due semplicissimi fatti:
1) qualcuno/qualcosa mi odia/invidia/vuole il mio dolore.
2) il male, la maledizione, esiste scientificamente.

Alla fine, come vedete, ho evitato di parlare di fantacalcio.
Mi sembrerebbe banalizzante spiegare i motivi di questa mia del tutto nuova consapevolezza; credetemi sulla fiducia.
Ho tanta di quella frustrazione in corpo da riempire oceani di discariche.
Ma non crediate che questa mia consapevolezza, sia figlia dell’amarezza, dell’orgoglio ferito.
No.
C’è in essa tanta di quella veritá oggettiva che il solo fatto di giustificarla, scendendo nella descrizione di numeri o eventi contingenti che mi hanno portato a capire l’esistenza del male, della maledizione, mi sembrerebbe irrispettoso verso la stessa veritá appresa.
Oggi Salani, che giá da tempo ha smesso di compatirmi, dicendomi che la fortuna è cieca e tutto si pareggierá in futuro, mi ha fatto intuire che per lui e Mario è legato al mio ateismo.
Sul serio.
Dovrei convertirmi (e non lo diceva per scherzo).
Potrebbe essere perchè no: una punizione divina, un avvertimento.
Ma di sicuro non essere in possesso di una risposta univoca, mi sconvolge e mi lascia senza difese, in balia degli eventi, incapace di capire da dove arriverá il colpo la prossima volta e se saró in grado di pararlo.
Insomma, come sempre, viaggio portoghese e con una pistola piantata alle spalle.
Vera o di cartone, non mi è dato di saperlo.
Ma l’avvertimento che mi arriva e il castigo che mi affonda in questi giorni, non è banale, ne generico.
La maledizione vuole ME e porterá a fondo ME, nella maniera piú teatrale e avida che esista.

Ho chiamato Ida.
Forse mi aiuterá sua zia.
Ma se prima per me era un “non è vero, ma ci credo”, adesso è un crederci senza alcuna ombra di dubbio.
Qualcuno mi vuole male e sta conseguendo il suo risultato, fottendosene di tenere la benchè minima parvenza di finzione, quel benchè minimo confine.
Il male, la maledizione, ci sono, sono qui e io vorrei soltanto liberarmi di loro.

Commenti

Anonimo ha detto…
sono Ida.
volevo solo che sapessi che ho letto.
ciao
punturo ha detto…
grazie Ida.
ho visto e ti ho risposto.
mi avete fatto un regalo enorme.
Anonimo ha detto…
Abbia più rispetto per la gente che lavora.
Anonimo ha detto…
Ale, io lo so che la questione è serissima, e giusto oggi a pranzo ho detto a Paolo "ma che cacchio sta succedendo a Punturo" con aria realmente preoccupata (il fantacalcio ha assunto un'importanza fondamentale, quindi capisco davvero).
Però mi hai fatto troooooppo ridere!
Poi il commento di satana mi ha fatto scompisciare!
Senti, lo sai quanto bene ti voglio, e anche se la Goal profonda sprofonda, ti mando un po' di energie sarde.
Altre volte hanno funzionato!
punturo ha detto…
Io peró non volevo far ridere.
Mi sto davvero mettendo molto in discussione a livello personale.
Se suscito tutto questo odio un motivo dovrá pur esserci...
Anonimo ha detto…
Caro amico, sono contento che tu abbia preso seriamente tale aspetto della tua vita.
Vedrai che se il tuo cuore si aprirà all'ascolto della Parola, qualche turbamento interiore comincerà a crescere, ma soprattutto, sperimentandone i dettami, godrai dei suoi benefici spirituali. Alzati e cammina, fratello!!
Anonimo ha detto…
Io sono atea.
Non credo in questo benedetto Dio che la chiesa ci propina. Ho fede, smisurata, nella mia forza, nelle mie capacità. L'uomo al centro di tutto, che può fare.
Eppure sono fortunatissima. Ma davvero!Non ho bisogno di diventare cattolica per avere una buona stella su di me.
Cacchio...quando c'è un'emergenza mi arriva una mano "dall'alto", che non è Dio. Mi piace pensare che sia mio padre che se ne sta lì e "fa i numeri".M so che è energia. Come vivo, la forza che emano.
Ad Aprile ci scade qualcosa di grande, che dobbiamo pagare profumatamente; i soldi sono pochi, quelli da parte, ebbene...tac!Eredità in arrivo.
Agli esami, porca puttana, mi capitavano sempre le domande migliori, o i compiti di matematica che sapevo fare!Studiavo con una mia amica, sempre; io prendevo sistematicamente 30/30 e lode, e lei a volte anche 18 con la stessa preparazione.
Energia. A volte. Altre volte cose inspiegabili ma che io non spiego con Dio.
Quest'estate ho ascoltato la nostra cara B., colpita dal famoso Fuoco di S. Antonio, che mi parlava appunto di energie, di quanto certe occhiate, certi pensieri, siano in grado di canalizzare energie buone o cattive verso l'interessato.
Ma noi conosciamo davvero il nostro corpo?
Sappiamo signori che il nostro cervello non è del tutto sviluppato?
Che abbiamo una parte completamente sconosciuta, ma che se "stimolata" è in grado anche di teletrasportae oggetti?
L'uomo è una macchina perfetta!Altro che Dio e Dio!
L'uomo può.
E può in bene e in male.
Ale, tu sai quanto so che questa cosa è seria, e sai che penso che l'energia è capace davvero di tutto.
Ti sono vicina, e volevo dirtelo anche qui.
punturo ha detto…
grazie salanò, ma con quel signore li, se le cose andranno come immagini tu, ci faremo due paroline a fine corsa.
Ed entrambi tireremo le somme.

No io parlo del potere creatore del male, della malvagità che, come dice Simona, può forse essere generato dagli uomini, non so...
Io mi sto mettendo molto in discussione.
Mi ricordo che una volta Ida si incazzò con me per il mio modo di scrivere e nell'altro fantacalcio, proprio in questi giorni, cè stato un tipo che mi ha scritto "tu sei un uomo di merda".
Adesso mi chiedo, come può una persona, con cui ho parlato solo di fantacalcio, arrivare a dire uomo di merda, per il fatto di averlo "insultato" fantacalcisticamente, un po' come facciamo noi qui dentro 10 volte al giorno.
Comincio a pensare che in molti mi vedano come una persona "arrogante"...
da odiare anche
dariedda ha detto…
meno, puntù, meno.
credimi. non ti conosco quasi per nulla, sicuramente moltomolto meno di tanti altri con cui condividiamo il fantaparisio. ma una cosa posso dirtela con una buona dose di certezza: non sei proprio una persona da odiare. ma per nulla!
il discorso generale sul male/bene posso condividerlo, ma sono anche convinta di una cosa: il detto la ruota gira è profondamente vero. quindi stai tranquillo che quando girerà e ti scompiglierà il ciuffo ti sentirai tanto più leggero.
Ottimismo, amicco, ottimismo. l'unica ricetta buona.
un abbraccio.
punturo ha detto…
Questo perchè voi siete speciali.
E siamo sulla stessa lunghezza d'onda...

Altri potrebbero considerarmi arrogante.
Non vorrei... come dire portarmi il lavoro fuori casa.
Solo che voi siete adulti e vaccinati e mi smontate con due battute, altri mi percepiscono davvero come uno stronzo.
Anonimo ha detto…
La mia ovviamente era solo una provocazione, certo non pensavo che stessi per varcare quella soglia.
Ce ne sarebbe di cui parlare, ma certo non così.
Di sicuro ciò che ci differenzia è quello che mettiamo al centro della propria vita. E comunque il Male esiste, sappilo, da chiunque crediamo sia generato.
Anonimo ha detto…
Cazzo Punturo stai invecchiando difficilmente.
mi dispiace,eh.
Betta ha detto…
Ma sai, si tratta di una selezione naturale.
Chi ti capisce, chi ti riconosce o ha la pazienza di conoscerti, sta.
Gli altri grazie e arrivederci.
punturo ha detto…
E' vero Betta, ne parlavo l'altro giorno con una persona, si tratta di scremature.
Piú vai avanti con gli anni, piú paletti metti, meno gente vuoi accanto a te, ma piú fidata.
Peró quelle fidate, quelle che ti capiscono, ti vedono nudo!

Tominchia peró è in gamba, anche se fa la stronza è una delle pochissime persone che salverei di una esperienza che si sta facendo vecchia.
Anzi, il mio successore lì! :)
Potrá sempre dirmi tutto...
Sai, con la vecchiaia si diventa tutti piú buoni e rincoglioniti...
Anonimo ha detto…
Grazie punturo.
Speriamo però che nel dirti di tutto tu non abbia i mano paletti.
pollockmusic ha detto…
a me non stai sulle palle, volevo dirtelo. a me stan sulle palle un sacco di persone, e viceversa. ma io non ti trovo arrogante. anche se immagino che non alludessi a me, ma a cose piu' serie.
punturo ha detto…
caro pollock,
io credo che sia anche una questione di percezione.
Dopo la discussione che ci siamo fatti tempo fa, altri mi avrebbero dato dell'arrogante e dello stronzo... ma tu no.
Questo ti fa onore atté, che evidentemente riesci a scindere discussioni e valutazioni personali, ma magari altri si possono sentire attaccati, non so...

Tomina, ma che minchia hai scritto? Non ho capito una parola...

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