Perdere ai rigori

Tra le facce rugose e segnate dal tempo, a volte restano imprigionate cose.
È come se fossero intercapedini recondite, nelle quali si annida lo sporco.
Le cose peggiori.

Si è svolto, lo scorso venerdì il primo congresso di Circolo PD, cui abbia mai preso parte.
A seguire, è venuta la mia prima presentazione politica pubblica, la mia prima candidatura ed il mio primo voto.
Tante prime volte tutte in una volta.
Il risultato sa di beffa: 8 a 7 per Bersani.
Ma considerando come partivamo (con le truppe cammellate di Bersani in assetto da guerra), grazie soprattutto all’aiuto di Matteo e Irene, abbiamo conseguito un risultato di tutto rispetto e che mi fa ben sperare per il futuro.

Políticamente piú che un mezzo successo.
Personalmente una bella esperienza personale.

È bello confrontarsi, vedere finalmente le facce della gente, provare a parlare di politica, muovere coscienze, spingere piccoli destini.
Sono contento.
È un’esperienza che tutti quelli che parlano di Grillo e antipolitica dovrebbero fare.
C’è molta piú normalitá e costruzione e impegno, a cercare di parlare con le persone, che non sbraitare fiele, in qualsiasi consesso, internettiano e non.
C’è piú soddisfazione.

La parte triste sta nelle facce dei vecchi, nelle pelli corrotte.
Una generazione di persone con una vita rispettabilissima, ma una coscienza degenerata da anni di pratiche politiche neglette.
L’ignoranza e la pochezza dei quali, sta nel fatto di guardare a te come un illuso, un povero sognatore, un coglione.
“Una volta anche io ero come te…” (e nel dirlo non si accorgono neanche della dichiarazione di fallimento personale esplicitato in questa frase)
Così trattano questa generazione di 35/40enni; come se fossimo bambini.
Nuovismo.
Ci sono sicuramente dietro, pratiche, spartizioni e vantaggi politici, che non si possono conoscere e che fanno di ogni loro discorso, un discorso strumentale; ma vedere la pochezza delle argomentazioni politiche e l’arroccamento verso forme passate, mi fa capire la fatica che dovrá fare questo nostro paese, per liberarsi di tanto rugoso sudiciume. Innanzitutto di sinistra.
Al contempo, c’è tutta una generazione di ragazzi che si muove, si interessa, partecipa.
Ecco.
Questo arroccarsi di Bersani e della sua gente, è l’arroccarsi di un paio di generazioni.
È il conservatorismo piú becero, la manifestazione tangibile della resistenza al cambiamento che si vive nelle fasi di passaggio o di crisi.
Essere stato ad un passo dal poterla scardinare con un solo semplice discorso e la passione di 7 persone (verosimilmente 7 ragazzi, 7 persone libere, 7 teste fresche) che hanno votato Marino, mi da fiducia, per il futuro e per le Primarie.
Fintantochè le Primarie esistono.

Prima che le Primarie, vengano risucchiate dalle rughe delle generazioni annoiate, sogniamo ancora un po’ un bisturi risolutore, che incida nella carne putrefatta di questa sinistra e ci liberi dalla disillusione di queste facce incatramate.
Che voglio riprendermi il mio posto nel mondo, io!
Il posto della mia generazione.

Commenti

punturo ha detto…
per fortuna la mia "carriera politica" :)) ha piú successo del mio blog.
Sono stato ripescato e quindi eletto!
Oh yeah.
Que viva Ignazio Marino!!
dariedda ha detto…
eletto per cosa?

Post popolari in questo blog

BRA-ZIIIIL

Il male.

Il sogno che non c'è