Votare PD. Votare Debora e Ivan.

Partendo da uno scritto di Pippo Civati, rielaboro idee mie e un contributo di Sandro Gozi, per dire a Tierone, a Fabrizio, a Scanza e a tutti quelli che non hanno manifestato intenzione di farlo, perchè bisogna votare PD alle europee.
E lo dico in maniera assai poco politically correct, ma sincera.
Come dice Civati “Lo so, molti elettori sono esasperati, hanno vissuto male questo nuovo partito, lo hanno amato, in alcuni casi, senza essere ricambiati (dal Pd e dalla sua politica). Molti entusiasti della prima ora sono rimasti delusi, molti delusi in partenza sono rimasti entusiasti di essere delusi”.
Adesso siamo in un momento chiave.
A ottobre molto probabilmente ci sará un congresso che dovrà dare una nuova linfa a questo partito (una linfa che non ha mai avuto) oppure lo affosserá per sempre.
Il sistema delle preferenze e la soglia di sbarramento, che ci piaccia oppure no, porta a due semplici conclusioni:
1) Attraverso il sistema delle preferenze si puó votare anche un solo candidato (o due), se si ritiene che questo candidato abbia delle idee forti e non votare i candidati dell’establishment (quelli decisi dai tanto odiati vecchi apparati di partito).
2) Il voto a Rifondazione o Sinistra e Libertá è, purtroppo, inutile.
Insomma, si puó influire.
Si possono mandare messaggi forti, perchè sappiamo che correranno sulle gambe di persone che si scorneranno per farli approvare.
Come Ivan, come Debora, dietro i quali c’è un movimento politico che sta lottando per fare del PD un partito Laico, Contemporaneo, Democratico e di Sinistra.
Non saranno inghiottiti dal sistema se gli daremo forza.
Tutto dipende da quanto consenso saranno in grado di portare.
Questa è la politica.
Per dirla con parole di Sandro Gozi: "La vecchia politica, almeno a sinistra, ha un vizio d'origine. Pensa sempre che le difficoltà nel trovare consenso si risolvano con la tattica, le alleanze, il posizionamento in un punto conveniente dell’arco politico. Io, invece, credo di no. Credo che il consenso per il Pd aumenterà quando il Pd smetterà di pensare ad alleanze e tattiche e comincerà a parlare alla gente, a starla a sentire, a dare le risposte che la gente si aspetta da noi. Se invece sulle questioni più scottanti noi diventiamo prudenti e reticenti, gli elettori si rivolgono a qualcuno che prende posizione più chiaramente".
Se siete d’accordo con questa semplice constatazione, allora dovete dare forza a chi ci sta provando, ritornando illusi per una volta ancora, perchè qualche illuso nel passato ha davvero cambiato il mondo.
Io ci metto la mia faccia davanti a voi che siete miei amici.
“Vorrei che seguiste il mio consiglio, anche e soprattutto se, come me, volete cambiarlo, questo partito. Perché per cambiarlo, prima bisogna votarlo. Bisogna dargli forza, bisogna costruirlo”.
Siamo in un momento strano, dove non è facile fare la cosa giusta.
E non parlo solo del paese eticamente distrutto dal gerarca delle televisioni.
Siamo in un momento in cui l’Italia sta affondando nel passato, sta diventando un paese del terzo mondo.
Pensate a quella marea di cattolici che incontrate per strada e che non si sente rappresentata da questo papa, da queste posizioni medievali delle alte gerarchie vaticane e che, nel sottosuolo, lavora per una Confessione diversa da quella “no condom, si sondino”.
Bisogna gettare un ponte.
Bisogna fare uno strappo.
Si deve costruire una Casa Laica che abbia in sè quel gene della solidarietá e della sensibilitá sociale che accomuna noi e loro.
Se tutti ci impegnassimo, invece di lamentarci, questo sarebbe giá realtá
Ivan Scalfarotto e Debora Serracchiani ci stanno mettendo la faccia.
A voi che minchia vi costa darmi ascolto, almeno questa volta e fidarvi di loro?
Votateli e fateli votare!
Commenti
debora è stata forte, ma, mi chiedo, non era forse il caso di tenersela per le politiche e non mandarla in europa?
è un pò che non scrivi. Domanda retorica, ma ho bisogno di sapere il tuo feroce punto di vista sul post elezioni e su questi splendidi sexy gate!
Ti invidio, rimani dove sei!
Claudio
@Claudio. Ovviamente il sexygate mi schifa, come schifa tanti altri. In molto dicono che è suonato il gong dell'ultimo round.
Se così fosse mi dispiacerebbe vedere uscire quel porco per incontinenza scrotale, perchè la portata del danno che ha arrecato al paese è proporzionale soltanto alla sua infinita protervia.
Ha ragione lui stavolta, qualcuno ha deciso di farlo fuori.
E purtroppo non è la nostra parte politica.
Per questo ritengo piú importante provare a costruire una sinistra vera, moderna e liberale, che occuparmi del modo in cui sará addobbata Piazzale Loreto.
Purtroppo questo paese è ormai incapace di parlare di contenuti.