O' Vesuvio

Allora.
Ho una rabbia in corpo in questo periodo che faccio fatica anche a respirare senza mandare a cagare la particella di ossigeno.
E’ una fase, mi dico; la primavera mi sta abbattendo e questa pressione bassa, (o alta, tanto non ci ho mai capito granchè), mi sta snervando.
Dormo profondamente il pomeriggio, e quando mi sveglio faccio fatica anche a sbadigliare.
No no. Non mi piace.
Ma la Rabbia è la cosa più difficile da gestire.
(tanto più mi sono ridata a Palahniuk giusto per farmi un’altra bella dose di cinismo. Geniale.)
Giorni fa stavo andando a prendere Marcello a scuola col passeggino gemellare, (spesa dovuta perché con due bimbi così piccoli è impossibile muoversi); vado come di consueto alla fermata dell’autobus e…. tò: il primo conducente mi chiude le porte in faccia. Inveisco da brava mamma del sud contro il pullman minacciando di prendermi il n° di targa, ma quello niente. Se ne va.
Aspetto il secondo mentre dentro cresce il lupo.
Apre le porte ai passeggeri e quando sto per salire mi dice che col gemellare non posso.
Ora, io vado sempre nei autobus col carrozzino, c’è uno spazio apposta e inoltre ci sono le norme scritte sui finestrini che mi consentono di andarci:
un cochesito
dos cochesitos
una silla de rueda
una silla de rueda y un cochesito
E altre cose.
Dunque non vedo motivo perché io non possa usufruire del servizio pubblico.
Inoltre con lo stesso carrozzino ero già salita in due autobus senza che nessuno mi dicesse niente.
Salgo, incazzata e già imprecando, che quello si alza e spegne il pullman.
La gente, tutta, ad inveire contro di me che ero la causa di quella”dolce sosta” non voluta.
E io, con tutta la Rabbia e la condizione di mamma avvilita, sbatto forte il palmo sul finestrino dicendo che non c’è scritto da nessuna parte che non posso salire.
“Italiani di merda”.Questo ho ricevuto dai vecchi.
(dovete sapere che i vecchi qui a Madrid sono a milioni, tutti stipati nei pullman coi loro bravi bastoni, e se ti vedono seduto su un posto riservato ti intimano di alzarti con quegli stessi bastoni anche se tu già lo stai facendo di default)
Vecchio o non vecchio l’ho mandato a cagare. Massimo rispetto per gli anziani, ma Cristiano era lì, di soli tre mesi e nessuno che si rendesse conto di ciò.
La gente scende, arrabbiatissima con me. Solo mia madre mi resta accanto tentando di placarmi.
Il conducente, mentre io con tutte le ragioni evidenziavo come non c’era scritto da nessuna parte che non potevo salire, decide a questo punto di chiamare la polizia.
La polizia!Vi rendete conto!Che volevano farmi?portarmi dentro?farmi un interrogatorio?intimarmi con la forza di scendere?Con un bimbo di tre mesi?
“bene, aspetto, foss’anche un’ora che vi blocco”.
Cinque poliziotti salgono sul pullman, (cinque!) con calma mi dicono di scendere perché le norme del passeggero parlano chiaro:”ningun cochesitos gemelares”.
“dove!” urlo io, sempre sbattendo la mao sul finestrino.
Credo mi abbia sentito tutta Madrid e dintorni.
La gente che guardava incuriosita, chiedeva, balbettava. Il conducente che se la rideva e parlava al telefono. (cosa che mi stizzisce ancora di più..grrrrr….)
Mi mostrano le famose”norme”, stampate su un libricino riservato all’elite, dove effettivamente c’è scritto sta cosa, ma io come faccio a saperlo se nei pullman non c’è?Addirittura le norme scritte lì sono esattamente il contrario di ciò che è scritto sui finestrini:
Un cochesito
Una silla de rueda
Y no pueden subir dos cochesitos, una silla de rueda y un cochesito y tampoco un cochesitos gemelares.
Ma porcoddinci, perché allora non le aggiornate!
“lei queste cose deve seperle, è come il codice penale:no se puede matar etc…”
Follia. E’ proprio vero che tutto il mondo è paese.
Alla fine sono scesa tra le imprecazioni dei vecchi (sanno essere davvero molto duri a volte)
Risultato: io non posso andare a prendere mio figlio con Cristiano (il che vuol dire che devo fare 1,5km all’andata e 1,5km al ritorno, a piedi, tutti i santi giorni, e portando 15kg di carrozzino e un bimbo con peso crescente…).
Ma la Rabbia ha ottenuto il risultato: da stamattina nei pullman le norme sono aggiornate.
Doveva scoppiare il Vesuvio a Madrid per cambiare le cose?
Ho una rabbia in corpo in questo periodo che faccio fatica anche a respirare senza mandare a cagare la particella di ossigeno.
E’ una fase, mi dico; la primavera mi sta abbattendo e questa pressione bassa, (o alta, tanto non ci ho mai capito granchè), mi sta snervando.
Dormo profondamente il pomeriggio, e quando mi sveglio faccio fatica anche a sbadigliare.
No no. Non mi piace.
Ma la Rabbia è la cosa più difficile da gestire.
(tanto più mi sono ridata a Palahniuk giusto per farmi un’altra bella dose di cinismo. Geniale.)
Giorni fa stavo andando a prendere Marcello a scuola col passeggino gemellare, (spesa dovuta perché con due bimbi così piccoli è impossibile muoversi); vado come di consueto alla fermata dell’autobus e…. tò: il primo conducente mi chiude le porte in faccia. Inveisco da brava mamma del sud contro il pullman minacciando di prendermi il n° di targa, ma quello niente. Se ne va.
Aspetto il secondo mentre dentro cresce il lupo.
Apre le porte ai passeggeri e quando sto per salire mi dice che col gemellare non posso.
Ora, io vado sempre nei autobus col carrozzino, c’è uno spazio apposta e inoltre ci sono le norme scritte sui finestrini che mi consentono di andarci:
un cochesito
dos cochesitos
una silla de rueda
una silla de rueda y un cochesito
E altre cose.
Dunque non vedo motivo perché io non possa usufruire del servizio pubblico.
Inoltre con lo stesso carrozzino ero già salita in due autobus senza che nessuno mi dicesse niente.
Salgo, incazzata e già imprecando, che quello si alza e spegne il pullman.
La gente, tutta, ad inveire contro di me che ero la causa di quella”dolce sosta” non voluta.
E io, con tutta la Rabbia e la condizione di mamma avvilita, sbatto forte il palmo sul finestrino dicendo che non c’è scritto da nessuna parte che non posso salire.
“Italiani di merda”.Questo ho ricevuto dai vecchi.
(dovete sapere che i vecchi qui a Madrid sono a milioni, tutti stipati nei pullman coi loro bravi bastoni, e se ti vedono seduto su un posto riservato ti intimano di alzarti con quegli stessi bastoni anche se tu già lo stai facendo di default)
Vecchio o non vecchio l’ho mandato a cagare. Massimo rispetto per gli anziani, ma Cristiano era lì, di soli tre mesi e nessuno che si rendesse conto di ciò.
La gente scende, arrabbiatissima con me. Solo mia madre mi resta accanto tentando di placarmi.
Il conducente, mentre io con tutte le ragioni evidenziavo come non c’era scritto da nessuna parte che non potevo salire, decide a questo punto di chiamare la polizia.
La polizia!Vi rendete conto!Che volevano farmi?portarmi dentro?farmi un interrogatorio?intimarmi con la forza di scendere?Con un bimbo di tre mesi?
“bene, aspetto, foss’anche un’ora che vi blocco”.
Cinque poliziotti salgono sul pullman, (cinque!) con calma mi dicono di scendere perché le norme del passeggero parlano chiaro:”ningun cochesitos gemelares”.
“dove!” urlo io, sempre sbattendo la mao sul finestrino.
Credo mi abbia sentito tutta Madrid e dintorni.
La gente che guardava incuriosita, chiedeva, balbettava. Il conducente che se la rideva e parlava al telefono. (cosa che mi stizzisce ancora di più..grrrrr….)
Mi mostrano le famose”norme”, stampate su un libricino riservato all’elite, dove effettivamente c’è scritto sta cosa, ma io come faccio a saperlo se nei pullman non c’è?Addirittura le norme scritte lì sono esattamente il contrario di ciò che è scritto sui finestrini:
Un cochesito
Una silla de rueda
Y no pueden subir dos cochesitos, una silla de rueda y un cochesito y tampoco un cochesitos gemelares.
Ma porcoddinci, perché allora non le aggiornate!
“lei queste cose deve seperle, è come il codice penale:no se puede matar etc…”
Follia. E’ proprio vero che tutto il mondo è paese.
Alla fine sono scesa tra le imprecazioni dei vecchi (sanno essere davvero molto duri a volte)
Risultato: io non posso andare a prendere mio figlio con Cristiano (il che vuol dire che devo fare 1,5km all’andata e 1,5km al ritorno, a piedi, tutti i santi giorni, e portando 15kg di carrozzino e un bimbo con peso crescente…).
Ma la Rabbia ha ottenuto il risultato: da stamattina nei pullman le norme sono aggiornate.
Doveva scoppiare il Vesuvio a Madrid per cambiare le cose?
P.s. Chuck Palahniuk è un genio.
Commenti
Capisci quanto è importante battersi per i propri diritti? In questo giorno, per caso, mi sto imbattendo su un dibattito relativo alla prioritá o meno delle battaglie per i diritti nel centrosinistra.
Molti dicono "l'Italia è così sfasciata, che prima bisogna mettere a posto altre cose...".
E invece no!
Combattere per quello che è giusto, sacrosanto, moderno, per ció che è un diritto, è un prerequisito di qualsiasi azione politica.
Da troppo tempo siamo abituati ad accontentarci e, ci fossero stati in Italia, piú Vesuvi commatté, adesso non staremmo dove stiamo.
Brava!