This is the end



Proviamo a fare esercizio di astrazione.
Ci siamo riusciti con il caso della donna che non lasciavano morire, lo possiamo fare anche col paese che è morto tante volte.
Chi ha fatto i conti dice che il Berlusconismo domina il proscenio della politica italiana da 15 anni.
Quello socio/culturale da 30, aggiungo io.
Il paese che ci è stato lasciato dal postfascismo era nobile, purificato e produttivo.
Quello che è uscito dagli anni di piombo, stanco ma ancora fertile.
Quello di oggi incarna una persona sola: l’attuale capo del Governo e il piano di rinascita democratico di Gelli Licio.
Berlusconi (esiste parola piú abusata??) è stato in grado, in soli 30 anni, di incarnare la sola modernitá possibile, divenendo un modello da seguire, laddove tutti i valori politici, sociali e religiosi andavano disgregandosi.
Egli è il disvalore!
Il paese di oggi, il paese che ci lascia Berlusconi, è Berlusconi stesso.
Il popolo italiano ha deciso di abdicare dal sofà di casa, all’esercizio delle minime leggi democratiche, per firmare un assegno in bianco al padrone.
Non piú popolo ma cliente.
Cosa vuoi che mi metta a pensare io delle regole, delle leggi, di politica, quando c’è Striscia la Notizia in prime time e Vespa in seconda serata?
C’è un leader forte, che fa un sacco di cazzate (un po’ come chiunque di noi, che burlone...) e che importa se non è onesto, lui saprá che fare dell’Italia, con tutti i soldi che si ritrova...
In questo contesto sociale, finchè Berlusconi sará in vita, non ci sará alcuna possibilitá per alcuna politica non solo di sinistra, ma tantomeno liberale (e chi ha studiato politica sa bene che quello di Berlusconi non si studia alla voce liberalismo, ma alla P di populismo) di sovvertire questo stato di cose.
E questo Fini lo sa bene.
Montanelli lo sapeva altrettanto.
Chavez ha cambiato la Costituzione e si è fatto eleggere a vita, Berlusconi è eletto a vita e vuole cambiare la Costituzione.
Qualcuno spieghi ad uno dei due la relazione causa/effetto.
Ma soprattutto non ci sará alcuna possibilitá per alcun leader di sinistra di sfondare questo muro (se Obama fosse nato in Italia, sarebbe ancora in giro a dare da mangiare ai poveracci).
Questa è l’Italia in cui io mi sono fatto, grande, adulto, padre di famiglia ed emigrante.
L’Italia Berlusconi.
Questa è l’Italia del prossimo cemento sardo, della legge che non è uguale per tutti, delle ballerine seminude, delle ministre seminude, dei magistrati trasferiti, della televisione unica, delle leggi personali, dello stato vaticano e di tanto tanto tanto e molto altro ancora.
Non c’è da star male, c’è da prendere atto.
Ognuno poi fa le sue valutazioni personali e sociali.
Passerá prima o poi, come è passato il ventennio e a qualcuno toccherá di ricostruire.

Ma oggi, vedere Veltroni gettare la spugna, indipendentemente da quello che si puó pensare della sua azione politica, ti fa venire voglia di metter su i Doors (this is the end/beutiful friend/my only friend/the end) e spegnere la televisione come si faceva un tempo, con quella piccola implosione che lasciava per qualche decimo di secondo un puntino bianco al centro.
Quello che resta della sinistra, quello che resta della speranza.

Ho detto tante cose relative al mio futuro, preso dall’onnipotenza dettata dalla rabbia di questi giorni, ma una cosa trovo serenamente certa.
Trovo difficile, terribilmente difficile, se me ne sará data la possibilitá, pianificare di tornare a vivere a casa mia, finchè Berlusconi (uomo e paese) saranno vivi ed un’unico oggetto.
Di plastica cinese.

Commenti

Anonimo ha detto…
Non so se è una risposta ai tuoi (miei?) numerosi interrogativi sul Paese che ci ha dato i Natali. Tuttavia, quando ieri sera in diretta televisiva, nello sfavillante luccichio della celebrazione più finta della nostra retorica cultura popolare si è prepotentemente inserita la verità, quella che non ci dicono più dal teleschermo (e probabilmente non ci hanno mai detto) mi sono sentito meno solo e mi si è scaldato il cuore.

Se non lo hai già visto, clicca qui sotto.

Baci
Poggi

http://www.youtube.com/watch?v=DlNpFsliLxM&hl=it
punturo ha detto…
Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione del copyright da parte di Rai.

che cos'era ale?
Anonimo ha detto…
Solo l'esibizione di Agnelli e soci a Sanremo, qualche sera fa.

qui c'è il pezzo, ma con l'esibizione era meglio:

http://www.youtube.com/watch?v=D-p7JweiQC0

qui invece una versione acustica (ma quella elettrica è meglio):

http://www.youtube.com/watch?v=19Y4oQrSzz4&feature=related
punturo ha detto…
Ho detto cazzo.
Ho detto cazzo alcuni giorni fa.
Ho detto cazzo ci vanno a fare gli Aftehours a Sanremo?
Sono finiti.

Che stronzo che sono...

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