"... e proteggici dai nostri padri. Amen"

Uffa.
Capisco tutto, ma comincio a non tollerare piú niente.
Pro o contro, il dibattito ha smesso di interessarmi nel momento in cui è diventato una sterile contrapposizione di princìpi irrisolvibili.
Fine a se stessa.
Premessa: C’è una donna in stato vegetativo da sedici anni o giú di lì; il padre espleta tutti i gradi di giudizio, vince tutte le cause di questo mondo e dimostra all’Italia tutta, che questo non è un paese civile, poichè la chiesa cattolica comanda sopra il libero arbitrio dei suoi cittadini.
Ecco questo per sommi capi e in maniera volutamente superficiale i termini della questione.
Adesso ci si mette la Bresso (che ammiro!) e una causa ad un TAR contro il decreto di quel maiale di Sacconi.
Allora:
Ho visto la intervista di Beppino Englaro da Fazio qualche giorno fa, ma mi accorgo solo ora, a distanza di tanto tempo, del paradosso e dell’inganno che quella conversazione (e qualsiasi conversazione con chi sta in condizioni simili) possano portare implicitamente con sè.
Tutti noi partiamo (sebbene da posizioni ideologiche differenti, cristiani vs atei) da un comune sentimento di pena e affetto verso questo individuo a noi sconosciuto.
Elaboriamo le sue parole con sommo rispetto e gli reputiamo una commiserevole vicinanza in virtú della forza che manifesta nel fare quello che sta facendo.
Ma deve essere così davvero?
Ovvero: siamo cosí sicuri che il signor Englaro voglia staccare la spina della figlia?
Io non credo. (Non a caso l’unico momento di quella intervista, in cui l’Englaro non è stato del tutto rigoroso, è stato quando Fazio gli ha chiesto: “Ma non c’era proprio altro modo per staccare la spina?”)
Qualsiasi guerra è una contrapposizione di principi.
“Ho ragione io”, “no, ho ragione io”, “ti spacco il culo stronzo”, “ti distruggo, merda!”
Così non si va da nessuna parte.
Lo Stato italiano, è un dato di fatto, è vittima (conseziente e compiacente) delle ingerenze vaticane.
Prendete Welby, ha lottato per tanto tempo e poi, quando il caso era ormai montato, ha risolto da solo (con l’aiuto di un medico amico).
Ma questa ragazza lasciata lì, che cosa significa?
E’ un corpo diventato simbolo della guerra contro l’assurda ingerenza della Chiesa nella vita di tutti noi.
Una mummia vivente e scomoda.
Ma ne vale davvero la pena?
Finitela!! Basta con questa guerra di carte bollate, che serve solo ad alimentare odio e frustrazione in tutti noi!!
Portatela in Olanda, In America, manomettete il sondino, trovate una cazzo di scorciatoia qualunque, ma smettela di combattere le vostre battaglie, sul corpo di questa donna!
Signor Englaro, per l’amor di dio, metta lei la parola fine a questa inutile battaglia, la morte di un figlio è un esito di per se stesso così infinitamente straziante e cercare di dargli un significato, un senso, la lascerá comunque con un diffuso sapore di inutilitá infinita e inconsolabile.
Chiuda qui la sua battaglia e scappi con quel che resta del corpo di sua figlia, in un posto in cui sia consentito ancora essere liberi.
In questo paese la libertá non esiste.
Non serviva lei per dimostrarcelo, non era necessario il sacrificio di sua figlia per scoprire che l’Italia ha abdicato alle regole base della convivenza laica e civile.
“Ce lo sapevamo giá da soli”.
Commenti
Perchè il Vaticano non è solo circoscritto a San Pietro; ma si respira nelle aule delle scuole (vedi l'ora di religione e l'ipocrisia e l'imposizione del catechismo che si cela dietro). Me lo sto chiedendo da svariato tempo che senso abbia tutto questo. Se fosse figlia mia andrei da solo, di nascosto, se non ci fossero scorciatoie come quella di andare all'stero, e le farei io stessa un'iniezione letale; perchè diciamoci la verità, questa cosa del toglierle l'alimentazione è uno stillicidio indegno. Me ne fregherei. Rischierei il carcere per mia figlia. Rischierei tutto pur di darle finalmente la pace.
Ma che stato è quello in cui vive?Per la Chiesa è vita. Bò. I preti e tutta quella casta lì dovrebbero scopare un po', magari vedrebbero le cose con occhio diverso.
Beppino Englaro la continua, questa assurda lotta, sperando di smuovere coscienze civili e laiche. Ma dimentica che vive in Italia, il paese della pizza e del mandolino. Il paese del razzismo dilagante, delle barzellette, del braccio sotto braccio con Putin, Bush, Israele, Papa Minchiabenedetta sedicesima. E’ il paese dei film di Vanzina. Ecco. Come potrebbe esserci una visione pulita e civile in un film di Vanzina?
Che poi questa presa di posizione della chiesa io non la capisco. Se deve essere secondo dio quindi secondo natura senza le macchine la ragazza non sarebbe in vita quindi non si agsce secondo natura ma la si forza.
non siamo davanti a un paradosso?
Proprio non ci arrivo.
Sará un limite mio, ma non riesco a trovare un minimo di senso in quella posizione.
Solo che comincio a non capire e non giustificare la posizione dell'Englaro.
Che senso ha fare una battaglia civile sulla pelle di propria figlia?
Cosa conta di piú la battaglia civile in sè o la libertá di morire di quella povera donna?
e non credo che per lui sia cosa facile da affrontare. ma forse farei la stessa cosa.
non so.
Noto nel suo viso segni di stanchezza, dolore, delusione e forse anche incertezze. Ha iniziato una battaglia, in virtù dei principi di libertà che purtroppo in italia mancano, scegliendo la strada più lunga, tortuosa ed in un certo senso molto dolorosa. Adesso non ha più la grinta iniziale, prosegue la sua lotta per forza d'inerzia e forse lascia al caso l'esito finale.
Ho pensato anch'io quello che pensa anonimo...
Molto profondo e plausibile