Bastavano 40€

Ieri sono andata alla Fnac e ho comprato dei cd.
Era una vita che non lo facevo, una vita che non compravo musica.
Da quando c’è l’I-Pod ho smesso di ascoltarla.
All’inizio scaricavo di tutto, presa dall’entusiasmo della musica facile e gratis.
Discografie intere, album di cantanti che mi suggerivano e che non conoscevo; pezzi che è una vita che cercavo e che non trovavo più in circolazione. E poi inni, ritornelli, registrazioni da vinile; album di cui me ne fregava poco, album di gruppi che mi piacevano ma che ormai “comprare” costava troppo.
Risultato: niente più musica. Niente più ascolto. Niente di niente.
Mercificazione distratta di suoni e parole, che finivano con l’essere tutti uguali. Tanta musica tutta tristemente uguale. 1383 brani di niente. Fuffa.
A nulla è servita la nuova versione di I-Tunes che mi catalogava i pezzi, con tanto di copertine.
E’ solo un insieme di microscopici meccanismi, pixel e quant’altro che insieme compongono immagini e suoni.
Ma che non mi emozionano.
E così ho finito per ritrovarmi sempre in silenzio quando Ale era al lavoro.
Gli unici suoni quelli di Marcello.
E adesso con lui all’asilo neanche più quelli.
Ieri ero alla Fnac.
Mi sentivo quasi fuori posto tra gli scaffali. Mi sarò persa per circa un paio d’ore tra copertine colorate e cuffie dove passavi il codice a barra e ascoltavi.
Musica!Emozionante insieme di voci ora acute ora grevi, parole attente, cadenze calibrate, strumenti identificati.
Era una vita che non lo facevo. Ascoltare. Davvero.
Tutte le mie corde hanno vibrato, come non succedeva da anni.
Le copertine come libri, le fotografie degli interpreti; vedere gli artisti come sono invecchiati da quando non compravo più.
L’anima ha la forma di un cerchio di metallo. Ieri l’ho toccata e sono rinata.
Ho portato a casa un ricco bottino di suoni e di parole.
Sulla poltrona gonfiabile di casa ho finalmente “ascoltato”.
Alessandro ieri sera mi ha detto che mi ha ritrovato.
Bastavano 40€.
Era una vita che non lo facevo, una vita che non compravo musica.
Da quando c’è l’I-Pod ho smesso di ascoltarla.
All’inizio scaricavo di tutto, presa dall’entusiasmo della musica facile e gratis.
Discografie intere, album di cantanti che mi suggerivano e che non conoscevo; pezzi che è una vita che cercavo e che non trovavo più in circolazione. E poi inni, ritornelli, registrazioni da vinile; album di cui me ne fregava poco, album di gruppi che mi piacevano ma che ormai “comprare” costava troppo.
Risultato: niente più musica. Niente più ascolto. Niente di niente.
Mercificazione distratta di suoni e parole, che finivano con l’essere tutti uguali. Tanta musica tutta tristemente uguale. 1383 brani di niente. Fuffa.
A nulla è servita la nuova versione di I-Tunes che mi catalogava i pezzi, con tanto di copertine.
E’ solo un insieme di microscopici meccanismi, pixel e quant’altro che insieme compongono immagini e suoni.
Ma che non mi emozionano.
E così ho finito per ritrovarmi sempre in silenzio quando Ale era al lavoro.
Gli unici suoni quelli di Marcello.
E adesso con lui all’asilo neanche più quelli.
Ieri ero alla Fnac.
Mi sentivo quasi fuori posto tra gli scaffali. Mi sarò persa per circa un paio d’ore tra copertine colorate e cuffie dove passavi il codice a barra e ascoltavi.
Musica!Emozionante insieme di voci ora acute ora grevi, parole attente, cadenze calibrate, strumenti identificati.
Era una vita che non lo facevo. Ascoltare. Davvero.
Tutte le mie corde hanno vibrato, come non succedeva da anni.
Le copertine come libri, le fotografie degli interpreti; vedere gli artisti come sono invecchiati da quando non compravo più.
L’anima ha la forma di un cerchio di metallo. Ieri l’ho toccata e sono rinata.
Ho portato a casa un ricco bottino di suoni e di parole.
Sulla poltrona gonfiabile di casa ho finalmente “ascoltato”.
Alessandro ieri sera mi ha detto che mi ha ritrovato.
Bastavano 40€.
Commenti
Non è una critica, è un'analisi della nostra natura.
"Ti regalo un diamante" immediatamente il diamante non vale niente...
Abbiamo avuto il comunismo della musica e torniamo al capitalismo.
Siamo fatti male, ma siamo cosí.
E non possiamo essere diversi...
O almeno così è stato pe me. Tutto gratis, tutto senza spostarmi da casa, "tutto" indistinatamente, anche di quelli che te ne fregava poco o nulla.
Non credo che "comprare" sia "capitalismo", ma voglia di fermarsi, ascoltare, riprendere in mano (nel vero senso della parola) l'oggetto in sè, che in sè reca non solo suoni, ma la storia di quei suoni. E molto spesso scaricando ce ne dimentichiamo.
In effetti il tuo discorso, è quello che fanno in molti (e che condivido) e che tiene ancora in piedi l'industria discografica.
Chi di noi ama leggere sul web?Non puoi stropicciarlo quel libro, non puoi annusare le sue pagine; non puoi scriverci sopra con una matita. Non potrà mai far parte di te "completamente".
Anche l'odore delle copertine dei cd quando le scarti sa di buono. E' il preludio a quello che sarà quando andrai in poltrona e si tramuterà in musica...
io provo letteralmente angoscia di fronte ai lettori mp3 da vari giga. il mio primo lettore conteneva 128 mega, lo conservo ancora come reliquia. quasi ogni notte, prima di guadagnare le coperte, spendevo i miei 15 minuti di fronte al computer a prepararami la scaletta con cui accompagnarmi il giorno dopo. 128 mega calzano poco più che un album e qualche ghost track, o una playlist da 20, 23 canzoni.
Ora ho un coso coreano, molto poco scenico, due giga. ci schiaffo dentro tutto quello che ascolto di recente, faccio skip un paio di volte e il pezzo giusto arriva sempre. Ma non credo di saper godere di ulteriore spazio - perchè io così lo percepisco, come spazio. pensare ad un lettore con tutti quei giga inutilizzati perchè il propietario non aveva più musica da ficcarci mi rende inquieto, immagino palle di fieno rotolare nelle slot disabitate... così come mi turba pensare a tutto quel materiale umano da ascoltare digerire raccontare e imparare involontariamente, li accantonato in minuscole slot provvisorie prive di qualunque significato.
la conclusione è che c'è un approccio digitale o analogico a tutto, ormai, in un mondo fatto di bit più che atomi.
puoi fare l'amore con chi ami in maniera digitale
e farti una sega in chat molto ma molto più analogica.
Ci sono momenti da I pod, in cui lo skip pare battezzato da un Dio qualsiasi e momenti da CD.
Capisco mia moglie e condivido il suo feticismo, peró ci sono singoli, o pezzi lontani del tempo, o LP che non compreresti mai, di cui sei curioso e per i quali il mulo è davvero benedetto!!
Un esempio? chi si ricorda di State of the Nation degli Industry?
Il mulo assolutizza la mia possibilità di scegliere mettendomi davanti alla totalità di possibilità, per lo meno in linea generale.
Questo mi mette nella situazione opposta: la mia capacità di scelta assolutizzata mi si nullifica, mi si appiattisce e alla fine non so più cosa scaricare e cosa ascoltare. Una volta che le perle le ho scovate nel cervello sento solo il vuoto pneumatico.
Andare in un negozio, girare per scaffali, e trovare un cd, ascoltarlo, e comprarselo è una scelta definita e determinata che, in virtù di questa caratteristica (definizione e determinatezza) acquista un valore ben superiore a un file scaricato.
[cioè sembra un discorso bette figo con tutte queste parole difficili che ho usato ma in realtà sto dicendo una scemenza...]
Leggere sul web, invece, è una cosa che per me non esiste. Non lo faccio mai. Sul web posso leggere solo cose brevi. Io il libro lo voglio fisicamente presente, fatto di carta da portare in borsa e a letto. Non esiste altra via. Nono.
Io lo leggo benissimo...anche gli altri avvertono "sminchiature"?
Per tornare al post, sta di fatto che io in giro con la musica proprio non ci so stare!Mi sento estranea al mondo, a quello che succede intorno. Se in pullman o in metro, o per strada mettessi le cuffie impazzirei!
No no...ho bisogno di ascoltare i rumori della città, le persone, anche il traffico, sì. Non mi piace estraniarmi. Sarà per questo che non mi appassionerò mai all'I-Pod....
Però capisco il punto di vista di chi si porta dietro i suoi album preferiti.
Io prefersico ascoltarli a casa, facendo attenzione alle parole, gli strumenti, che in altri luoghi non capirei.
per l'ipod: io pure stessa storia. Ho l'ipod ma lo metto raramente e solo quando ho voglia di estraniarmi o di ascoltatre solo musica.per il resto mi piace troppo sentirmi immersa nel mondo e ascoltare i discorsi di chi viaggia accanto a me in metro o roba così. Confesso anche che mi ansia non sentire altro che musica mntre sono in giro. In treno invece mi fa anche piacere diciamo.
Quindi il mio ipod giace impolverato sul tavolo, anzi se qualcuno lo vuole lo vendo: 8giga nero fighetto 100 euro.
eheheh
bè meno male per un attimo ho pensato che avesse ragione pollock. Invece anche questa volta AVEVA TORTO MARCIO (EH MUDU!)
amica lo sminchiamento c'è da qualche giorno. puoi provare così, dalla bacheca -> modifica post e provi a togliere una delle immagini degli ultimi post che possono essere troppo grandi.Tieni conto che i video youtube non creano problemi, mentre il corsivo si. A quel punto trasformi il corsivo in qualcos'altro e provi se lo sminchiamento si risolve!
bax
;)
ehi voi di blogspot ripijateviiii!
Io amo il mio i-pod come pochi altri oggetti, però è vero che soprattutto quando metto random, avendo messo sù un sacco di musica nuova, molte cose che sento non so nemmeno di chi sono (magari sto pedalando e non posso nemmeno mettermi lì a ravanare nella borsa per carcare l'aggeggio e leggere autore e titolo).
Però è vero che questo mi permette di capire cosa mi piace a pelle, perché a volte bastano poche note per amare una canzone.
Però per tutte quelle che richiedono invece un ascolto più profondo e prolungato, l'i-pod selvaggio è controproducente.
Ho bisogno di concentrazione.
Che ppalle direte voi eh?Sò fatta male aò!La musica da "sottofondo" diventa tale solo quando l'ho digerita; allora magari la metto come sottofondo a casa per quelle poche cenette intime con Alessandro sopravvisute all'uragano Marcello !
Sono tutte cose belle piene di ricordi,un po scomode da portarsi in giro,invece con un aggeggio grosso come un accendino,posso inserire centinaia di canzoni,SOLO quelle che mi piacciono,e sono quelle che scarico gratis da internet,diversamente i prezzi dei CD sono mostruosi, e di comprare in rete non se ne parla,però un giro alla Feltrinelli, come l'altra sera,un giro me lo faccio guardo le copertine dei libri che vorrei avere,che vorrei leggere se ne avessi il tempo,e poi ascolto anche un po di musica,giusto per segnarmi i brani che poi reperirò diversamente.
Io penso di sapere apprezzare le cose al di là del loro prezzo,di sicuro se posso risparmiare 40 eurI e godere comunque della cosa desiderata,lo faccio,infatti l'ultimo di Vissela Caponicio,mi è costato ben poco.