aMARgo

Puff...
Appartiene solo ai grandi poeti la capacitá esclusiva di raccontare ció che è vera felicitá e bellezza.
A me, che poeta non sono (e tampoco scribacchino), non resta altro che provare a spiegare, forse, e male, attraverso il senso di amarezza che mi si sparge per la bocca e nella viscere ora, il coacervo di sensazioni inestricabili che ho vissuto in Sardegna negli ultimi giorni.
Ora che la bocca è impastata di veleno e visioni, e deambulo per il mondo come separato da qualcosa di profondo, posso capire e ringraziare, per questi 15 giorni di oniriche visioni, imprecando per non essere rimasto una semana mas... un giorno, qualche ora in piú...
Separato dal mare, da quel mare... congedato dagli amici, da quegli amici... allontanato da quegli odori, rumori, colori, sapori, silenzi, vuoti, vizi, mi sembra che una volta in piú sia stato reciso di netto un qualche ancestrale cordone ombelicale che mi lega al fondo di tutto quanto.
Ok, quante storie, è una vacanza che finisce...
Ma anche no, perchè quello che ho vissuto mi è entrato così nella carne che non potró che ricercarlo ancora e ancora e ancora... all’infinito.
È svanito subito, ma non è stato un sogno.
Per questo e per tutto quello che non racconteró vi ringrazio immensamente tutti.
Tutti quanti!!!
E chissá perché mi accuccio nel ricordo di queste celesti e ondulanti lenzuola teporose, (o potresti solo dire “mare”), abbassando il cappello, facendo una riverenza, lasciandovi in dote la mia piú commossa riconoscenza !!
Puff...
E grazie.
Semplicemente grazie.
Perdutamente grazie.
Solennemente grazie.
Commenti
So che aggiungere parole sarebbe superfluo, che quello che c'è da sapere lo sappiamo, quello che dovevamo dirci l'abbiamo detto, molto l'abbiamo taciuto perché allora, come adesso, non c'era bisogno.
Un grazie a voi, pieno, totale e unico.