Jack in the box


Ogni tanto, come dice Alessandro, anch’io m’interesso di Paesi in via di sviluppo, nel senso che ascolto i telegiornali italiani; leggo qualche quotidiano nella mia lingua; m’interesso della salute del Papa (e anche qui esclusivamente su pagine italiane).
Che cara l’Italia!
Piccola esile penisola nel cuore del mediterraneo! Così lontana ormai dal mio presente; piena di tanti uomini affaccendati a giocare a scacchi con le leggi!
Ah….che tenerezza che mi fai, dolce piccola Italia…
E pensare che sei tanto bella, così rigogliosa e mite; fertile la tua terra e ricchi i tuoi sapori che qui manco paragone!
Da qui ti leggo, e quasi mi fai pena.
Non è un sol uomo che ti sta facendo capitolare con tutta una corte di piccoli roditori intenti a soverchiare le tue regole; né un Vaticano che t’insidia come il serpente con Eva; e non è il marcio delle televisioni ad infettare il tuo cervello.
Sei tu che ti sei volutamente ripiegata su te stessa.
Tu che hai deciso che “meglio un giorno da leone che cento da pecora”, così da lasciare in eredità ai tuoi figli solo debiti e inciviltà.
Sei tu che ti senti unica, a te spetta di diritto la tua immunità; perché non sono i furtarelli, o le corruzioni, o i falsi in bilancio che devono giudicarti; se ti toccano, se ti spiano, ti basterà saltare fuori come un jack in the box e metterti ad urlare.
Più forte!!…più forte piccola miope Italia! Urla…che dopo un po’ i timpani si assuefano.
E si assuefa il senso civico, la moralità. Si assuefa la giustizia che congela processi; si assuefa l’insegnante che deve parlare della Resistenza con le pinze; si assuefa il ricercatore che si vede costretto a ricercare fuori.
Ah…Italia!
Hai perso anche con la Spagna, e non è per un rigore degli Europei!
Cresci poco, mangi male. Attenta che di questo passo collasserai!
Ma l’hai voluto tu mia rigogliosa e splendida nazione….sei tu che ti sei infettata consapevolmente.
Nel tuo eterno scacciar sassi dalla tua strada, come un moderno Don Abbondio, hai scacciato via anche le pietre preziose.
Ma non temere…quel poco di senso di lealtà, civiltà e giustizia che latita nel tuo tessuto, riuscirai a fagocitarlo del tutto; così gli ostacoli saranno definitivamente sconfitti e tornerai a sorridere…come una volta.
(attenta solo che non ti si stacchi la dentiera).

P.s. In altri post parlavo di Speranza. Aiutatemi a ritrovarla.

Commenti

Unknown ha detto…
Ciao Simona, Ciao Ale,

La raffa/raffaella che ogni tano scrive sono io ....
Volevo dirvi, che se mi date una mail, vi posso mettere in contatto con un Architetto, lui si trova a Valencia, ma è più semplice che mi parliate/scrivete direttamente ra voi.

Un abbraccio a tutti e 3
Unknown ha detto…
volevo scrivere raffaellaB
Betta ha detto…
"da qui ti guardo, mi fai quasi pena" è bellissimo.
Senza "quasi" Simo.
Fa pena e basta.
Io non posso proprio aiutarti a trovare speranza e ottimismo.
Alla lista delle vergogne hai scordato il trattamento riservato agli artisti...lo so, può sembrare una cosa secondaria, ma anche il lato culturale di una nazione è fondamentale per renderla forte e sana.
Personalmente mi muovo in punta di piedi.
Sai quando vai a casa di qualcuno ma non vedi l'ora di andare via e se ti siedi stai sul bordo estremo del divano, col culo mezzo fuori, pronta a scattare in piedi?
Così.
topolinda ha detto…
Betta, il lato culturale di una nazione ne è l'anima; non è assolutamente un lato secondario.
Sai come la penso.
Credo fermamente che il teatro, la pittura, la fotografia, il cinema, e tutte le forme artistiche che sono capaci di scuotere le menti, siano fondamentali per la crescita di un popolo.
Ti capisco benissimo.
L'Italia sta retrocedendo anche su questo piano.
Ma lei ti risponde con reality; ti annebbia la mente con veline; ti mette a disposizione sogni effimeri di notorietà da novella 2000....E' questa la cultura del nuovo millennio.I giovani vogliono questo. Se vai in giro e domandi...ma porcamiseria, sai quanti ragazzi se ne infischaino di quella che noi chiamaiamo cultura?E' cervellotico, "comunista", e quindi fuori moda!
Le tv censurano quel poco di buono che fa pensare.
Su quel divano per persone con un'anima come te non c'è posto; ma io ti auguro di trovarne uno migliore, dove veramente puoi dimostrare ciò che sei e che vali.

Raffa, grazie mille!Ma è per darmi una mano col lavoro?
Valencia purtroppo dista un sacco...comunque la mail te la lascio sui rancorosi!
punturo ha detto…
a me invece quel "quasi" piace un casino... è cinico da morire.
E' come se non ci fosse più neanche la forza, la voglia, la pulizia per schifarsi...
Giò ha detto…
Quando mi alzo la mattina,mi chiedo: - come sarebbe se mi alzassi da un altra parte,non qui in Italia, ma altrove,in un altro paese,in un'altra nazione. -
dovrei imparare un'altra lingua per comunicare,per capire per farmi capire,ma questo già lo faccio qui,e non sempre "entiendo",se mi sposto dal nord al sud e viceversa già tutto cambia,le mentalità gli usi e i costumi di ogni luogo sono diversi,e allora perchè mai dovrei allontanarmi,andare in un "paese " straniero.Sono sicuro che ovunque andrei mi sentirei uno diverso,e sarei sempre estraniato dai miei pensieri,pensando alla mia terra ai miei affetti piu cari ai miei amici.
che mi importa della politica,ovunque è una dittatura,perche ovunque c'è chi non è daccordo,e stà all'opposizione,tanto so che devo lavorare,e trovero sempre e ovunque un "caporale"pronto a sbarrarmi la strada della serenità lavorativa.
ogni mattina prima di uscire scuoto la mia scatola,e poi sollevo piano piano il coperchio,
"Jack in the box"
salta fuori lui,ed io sorridente esco incontro alla vita pronto ad affrontarla.
topolinda ha detto…
Papi, anch'io mi sento straniera, qua in Spagna e così nella mia Italia.
Casa è solo quella fatta dagli affetti; e "casa" per me adesso è la mia famiglia.
Quando torno lì vorrei scappare di nuovo.
Forse io dò un valore troppo importante alla Politica. Forse sono ancora ingenua, ma sono sempre convinta chi ci governa dovrebbe avere sempre a mente i valori di giustizia ed equità, e non rendere legali le porcate; che poi quegli stessi valori ormai distorti si ripercuotono nella vita quotidiana.
Ma ci hai pensato a cosa c'è in giro adesso? Quali sono le cose in cui i giovani credono? E questo, guarda caso, deriva da chi ci malgoverna. Se da lassù c'è qualcuno che dimostra che tutto si può fare, e nella maniera più rapida, più facile, soverchiando leggi, costruendone di altre a proprio uso e consumo, allora il popolino si trasforma in tale, abbagliato da luccichio di facilità pensa che tutto questo sia giusto; che gli spetti. Conviene al popolino che ci sia qualcuno pronto a coprire le illegalità, perchè a chi è che non conviene? E così il marcio si ripercuote nel lavoro che fai; i tuoi comportamenti che se seguono un'etica, una morale, non contano più a un cazzo. Tanto la morale non è quella che ti hanno insegnato. Io vivo adesso in un Paese dove, credimi, certe cose manco si sognerebbero. Se guardi bene in fondo, solo qui da noi la politica è una macchietta. La politica è spettacolo. La politica è il Jack in the box con la faccia da pagliaccio. La politica sono 4 donnette che sanno solo stare dietro una macchina fotografica e urlare come a Uomini e Donne.
Da lassù vengono fatte cose che "governano" le nostre tasche, la nostra vita quotidiana , il nostro lavoro.
Non posso non tenerne conto.
Non riesco sorridente ad affrontare la giornata. Non a questo prezzo....
Giò ha detto…
ma allora si ritorna al topic di Pietro "NAPOLI e certo SUD."

é giusto scappare,non solo dal sud al nord,ma anche lontano dal proprio paese ?

oppure restare,e cercare, ognuno nel proprio piccolo di fare qualcosa ?

in ambedue i casi io vedo solo tristezza e desolazione,anche perchè guardandomi intorno non vedo nei giovani (privi di valori)la speranza di miglioramenti,e mia figlia che oggi ha 12 anni,che cacchio di futuro avrà,se no sò o non posso preparare il suo cammino.
topolinda ha detto…
Questa tristezza che dici, credimi, la provo anch'io. Sono scappata dal Sud al Nord prima di scappare fuori.
Io ai miei figli voglio dare quella sicurezza, quella legalità, quei valori che da noi latitano già da tempo.
E quello che c'è in Italia adesso fa davvero paura.
E ripeto, come ho scritto nel post, siamo noi italiani che l'abbiamo voluta questa situazione; a noi fa comodo quello che attualmente c'è. La Sicilia è l'esempio lampante!Mafia al potere, e per giunta in maniera legale; tanto è stata votata dal popolo.
E' aberrante.
"e mia figlia che oggi ha 12 anni,che cacchio di futuro avrà,se no sò o non posso preparare il suo cammino"
appunto.
E' per loro che si fanno delle scelte.
punturo ha detto…
essere persone oneste in Italia, in questo momento è una forma di deviazione patologica che merita di essere curata con l'elettroshock.
Una forma di dissociazione cognitiva tipo credere in "Babbo Natale".

salutaci Pietro quando le vedi, che si facesse vivo, noi siamo qua.
besos

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