Il divo

Altrove qui ne avevo giá parlato, ho avuto la fortuna di lavorare ad un piccolo progetto con Paolo Sorrentino, che, adesso lo so, non vedrá mai la luce.
Ho lavorato con lui immediatamente dopo avere completato il film che adesso sta presentando a Cannes e non posso certo dire di averne potuto ricavare un fulgido ricordo personale.
Divo lui stesso, scostante e introverso, non è di certo il prototipo di artista ideale col quale vorresti confrontarti e lavorare.
Ma la persona è cosa e l’artista altra.
Nonostante questo aspetto personale, infatti, lo consideravo e continuo a considerarlo, dopo averlo visto all’opera, l’unico vero genio del cinema italiano moderno.
Le prime scene che stanno vedendo la luce del Divo, l’accoglienza trionfale ricevuta a Cannes, fanno presagire un altro capolavoro.
Soprattutto in tempi come questi il lavoro di Sorrentino mi rappresenta una di quelle piccole sponde su cui approdare, per smontare a colpi di scalpellino questo sistema che ci si sta chiudendo addosso a mo’ di galera.
Sorrentino dispone, oltre che di una capacitá di “impaginazione” e montaggio delle immagini di natura sopraffina, di una luciditá ingenua e per niente militante, in grado di smontare con semplicitá elementare e apolitica le contraddizioni del giocattolo.
Quasi infantile per certi aspetti, pare stupirsi ancora della illogicitá di alcune cose, delle regole del potere, della societá, illuminando così, con un faro di sarcasmo, surrealismo e semplicitá, la realtá che racconta.
In una intervista che ho letto discuteva di come il potere in Italia avesse una sua faccia occulta.
Il potere? In Italia? Il potere è mistificazione e massoneria ovunque... mica solo in Italia...
Questo peró lo mette al riparo da qualsiasi strumentalizzazione politica e ne fanno tuttora, uno dei pochi cervelli liberi, dell’arte contemporanea italiana.
Forse per far cinema, teatro, letteratura, un po’ ingenui si deve restare, che a capire troppo c’è il rischio di diventare matti...

Commenti

punturo ha detto…
Sto vedendo la puntata di Anno Zero dedicata al Divo.
Peccato che questo topic vada deserto, perchè a me sta offrendo molti spunti di riflessione che riporto (a questo punto) tra me e me.
Innanzitutto l'opera, il personaggio grottesco, surreale e shakespiriano costruito da Sorrentino, molto teatrale e purtroppo, come dice lui stesso, alla fine, paradossalmente, per questo, molto reale.
Poi l'Italia, il dibattito su un paese che ama farsi abbindolare, che ama quelli furbi, piuttosto che quelli sinceri; un paese gay, che gode a farsi inculare, ora dal Belzebù di turno, ora dal mago Zurlì delle televisioni.
Smetterá un giorno questo paese di non credere in se stesso??
Unknown ha detto…
Caro Alessandro, il Divo lo attendevo con ansia e Sorrentino non delude. Ho rivisto recentemente l'uomo in più ed è innegabile il salto stilistico e critico di un regista che considero fra i più interessanti in Italia.
Il Divo lo devi assolutamente vedere. Spero che arrivi in Spagna il prima possibile ed in lingua originale.
Andreotti e una certa classe politica ne escono a pezzi, ma siamo sicuri che riguardi il passato? Io non credo! I nomi e i colori cambiano ma la faccia del potere rimane sempre la stessa. Servillo è straordinario nella sua interpretazione, riesce a evocare senza risultare ridicolo. Non ho intenzione però raccogliere da te la cima e intraprendere una discussione polico-sociale di un'Italia che va a pezzi. Sono convinta che le parole fine a se stesse servano a poco e si diventa solo logorroici e faziosi.
punturo ha detto…
Io, come dicevo altrove ad un'amica, purtroppo sono un lupo. Non conosco altro modo di lottare, di fare politica, di restare vivo che non sia quello di urlare alla luna.
Non credo nei moti sociali, ne tantomeno nella ribellione delle masse, per cui, mi tengo la mia logorrea e provo quantomeno a lasciare che qualcun altro su questa terra possa avere una sua indipendenza di pensiero, per poi farsene quel che gli pare.
Questo blog è per me.
Ma questo blog è anche per lui, per quando non fará piú solo "de de de..."
Memoria che la memoria è importante...

grazie di essere passata di qua, spero proprio di potere vedere presto il Divo, nonostante conosca il finale... :)

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