Come ti inculo oggi

Unicredit Banca: Pronto
Punturo: Buongiorno, sono Punturo quello di quel mutuo lì. Questo mese il mio mutuo è aumentato di più di 100 euro.
Unicredit Banca: Eeeeh signor Punturo che ci vuole fare, lei ha scelto un mutuo a tasso variabile…
Punturo: di 100 EURO???
Unicredit Banca: C’è volatilità…
Punturo: Non sono mica un piccione. L’entità del mio mutuo non giustifica un aumento del genere da un mese all’altro.
Unicredit Banca: Sono i tassi.
Punturo: I tassi sono stabili.
Unicredit Banca: Sarà l’Euribor…
Punturo: L’Euribor è sceso
Unicredit Banca: Sarà lo spread.
Punturo: Signor Unicredit… lo spread è fisso…
Unicredit Banca: Oh
Punturo: …


(dopo 20 minuti di “sarà questo, sarà quell’altro”, tutti prontamente rigettati da Punturo)

Unicredit Banca: Non capisco, ci deve essere un errore.
Punturo: Ecco, appunto.
Unicredit Banca: Devo chiedere ai miei colleghi. La richiamo entro due giorni.


Ieri hanno arrestato il boss mafioso LoPiccolo; ho visto da “Repubblicaonline” tutta la gente che applaudiva l’arresto del boss e inneggiava alle forze di Polizia.
Ecco.
Quando vedrò in galera Cesare Geronzi magari scenderò in Piazza da solo.
Ma Cesare Geronzi non sarà di certo messo alla berlina come quel boss mafioso.
No.
Entrerà da un portone secondario della galera, scortato da uno stuolo di avvocati, pronti ad impugnare vizi di forma, attenuanti ed uscire immacolato 2 ore dopo urlando contro la giustizia forcaiola.
Perché a noi, povera ed insulsa gente, ci fanno bere quello che gli pare.

Ho impiegato 6 mesi per farmi mettere la linea telefonica e rigettare delle richieste di pagamento esorbitanti per delle modifiche ad un contratto che non avevo mai richiesto.
Al quinto mese e 29 giorni, ho chiamato, un amico di un amico di un amico, che mi ha risolto la questione in meno di 30 secondi.
Linea attivata, contratto di nuovo a posto.
Alla maniera italiana.
Ho ricevuto da Sky una bolletta più alta del dovuto, a settembre mi hanno detto che mi avrebbero stornato la differenza a ottobre, a ottobre a novembre e così via (non credo che quella cifra sarà mai stornata).
Ho un amico anche là, lo chiamerò… che devo fare…??!!
Adesso cercano di fottermi 100 euro al mese (solo per iniziare) sul mutuo della casa in cui vivo.
Probabilmente mi toccherà perdere tempo e denaro per cercare un’altra banca che me la metterà al culo in una maniera differente.
L’Italia è questo paese qua.
Un paese disonesto e corrotto.
Dove anche le grandi aziende provano a fare sistema di quei pochi soldi rubati ai risparmiatori.
Un po’ qua, un po’ la ed alla fine i patrimoni si ingrossano.
Noi dal canto nostro gliela diamo su, dopo avere combattuto qualche piccola battaglia, perdiamo la guerra, perché è il sistema Italia che campa sulle magagne ai danni delle “piccole” persone ed il solo modo per salvarsi è inculare altri, per rendere inoffensive le inculate subite alle nostre spalle.

Sono stati arrestati banchieri, sollevati governatori, solleticati politici, ma le cose funzionano come prima.
Come mirabili pezzi di isolato giornalismo hanno sottolineato (la Gabanelli e Travaglio su tutti), le dinamiche finanziarie che stavano al di sotto degli scandali che hanno coinvolto Ricucci, Fiorani, Fazio, Coppola e tutti gli altri furbetti, sono rimaste inalterate.
L’Italia è un paese del terzo mondo dal punto di vista delle garanzie a consumatori, risparmiatori ed esseri viventi in genere, non molto differente dall’Argentina prima del crack.
Ci facciamo mettere le mani in tasca da chiunque, perché chiunque ormai è abituato ad estorcere.
Gli uomini di Lo Piccolo ti fanno saltare in aria il negozio, quelli di Geronzi ti portano alla bancarotta.
E gli italiani non sono poi tanto differenti da noi siciliani, come mi appariva da piccolo quando il continente era lontano, distante ed “alto”.
Gli italiani mettono la testa nella sabbia, continuano a votare, rivoltano gli stessi e si sono abituati a fregarsene, perché la giustizia, la moralità e l’onesta in Italia sono come la parola Mafia a Corleone.
Non esistono.

Apro il resoconto del mio conto in banca.
Lo guardo.
E mi sento sempre più un pupazzo che produce reddito a favore di un’ampia pletora di ladri.
Dove mi avranno inculato oggi?

Commenti

Anonimo ha detto…
Oggi non so, ma domani sicuramente al fantacalcio.

Questo per dire che ci sono anche cose che non cambiano, che resteranno per sempre.
Sai cosa intendo.

Tuo
ciolic
paolottivomita ha detto…
ogni lato ha il suo buco che ha la sua inculata. io racconto il buco che conosco un po' meglio.

il CNR in italia, come l'università tutta e come gli altri enti di ricerca, è fondamentalmente un baraccone. in francia no.

in francia il CNRS funziona eccome, ha dal governo francese finanziamenti congrui e l'attenzione che merita. ogni anno, ogni santo anno che iddio manda in terra, il CNRS assume circa un centinaio di ricercatori, con concorso internazionale. servono per scoprire le cose che non si sanno. lo dico perché in italia solo tre o quattro persone sanno a cosa cazzo servono i ricercatori e la ricerca. ebbene, dicevo, botte di centinaia di nuovi ricercatori assunti all'anno, con laboratori, strumenti, soldi per fare la ricerca della conoscenza.

al concorso del 2007, appena finito, al CNRS hanno assunto un certo numero di fisici teorici. eh si, servono anche loro. per esempio scoprono i princìpi con cui si fanno gli hard disk, su cui tutti spipettano coi loro cazzo di computer, come noi adesso. ecco, insomma, loro -trac!- si sparano 'sta botta di fisici teorici dentro, a tempo indeterminato, e vai, a lavorare e a scoprire. ordunque, il 70% di 'sti cazzo di fisici sono italiani, dell'italia, che hanno studiato qua e poi non sapendo cosa fare qua, non c'è posto per loro come per nessun altro ricercatore, se ne sono andati dove li apprezzano, li pagano, li mettono in grado di lavorare e di produrre (bleah, quanto ci sta male questa parola qui) conoscenza.

ora questi ricercatori essi stessi si sono meravigliati! minchia siamo quasi tutti italiani e, come tutti quelli che un po' amano il loro strafottuto paese, hanno pensato "peccato non poter offrire il nostro -prezioso- lavoro all'italia, invece che alla francia, perché la ricerca arricchisce tutti". e un altro, ben più addentro ai meschini fatti del nostro paese ha chiosato: "ma no, fate bene ad andarvene, anzi tutti i ricercatori dovrebbero abbandonare oggi stesso 'sto cazzo di paese, così questa merda di sistema della ricerca crollerà su sè stesso, morirà, finirà, non esisterà più ricerca in italia e forse, finalmente, si potrà ricominciare da zero, daccapo, con una speranza, invece di continuare a vivacchiare inutilmente, a disperare, e ad alimentare baronati, poteri e merdate varie."

ecco quello che si deve fare: dare il colpo di grazia alla ricerca italiana, finirla perché fa pena e pietà a vederla rantolare in quel modo. basta con la ricerca in italia, non ha nessun senso.

uccidiamo la ricerca italiana.
punturo ha detto…
Tierò, so d'accordo con te.
Tutto il resto è ipocrisia.
Lo Stato è ciarpame e certe volte penso davvero che sarebbe bene ch facessimo la fine dell'Argenitina.
Solo che con questo principio dopo la ricerca se dovrebbero far fuori anche la giustizia, ridotta a rantolare quanto la ricerca.

Ma io te dicoattè, ma che cazzo ci stai affare quà, che a Parigi c'è pure mia sorella...
C'hai l'entratura, c'hai...
Invece di pensare a Singapore, a Boston, all'America, all'Australia... ce sta 'a Francia!
saremmo pure quasi più vicini...
Perchè anche tu non hai concorso a quel concorso??

Mia sorella ha avuto il contributo per l'affitto e gli hanno dato pure dei soldi, perchè, a detta loro, non aveva guadagnato abbastanza l'anno scorso.
E poi c'è lo chomage... le parigine...iiiiiih quante cose che ci sono.
Basta non pensare che so' francesi.

PS: Il tuo buco, devo ammettere non è da meno del mio
paolottivomita ha detto…
puntù, te lo devo dire: due anni fa mi sono iscritto al concorso, mi hanno chiamato al colloquio e sono andato: mi ero iscritto alla categoria sbagliata, non capivano un cazzo della mia ricerca oppure della mia ricerca non si capiva un cazzo. non mi presero.
l'anno scorso mi sono iscritto al concorso, mi ero iscritto alla categoria troppo alta per me oppure io ero troppo basso per quella categoria, non mi hanno chiamato al colloquio.
a giorni esce il bando per il 2008, devo assolutamente azzeccare la categoria, ma mi viene il dubbio che io sia l'unico italiano che non vogliono.
se va male di nuovo emigro come rifugiato politico.
Anonimo ha detto…
Quando farà crollare la ricerca su sé stessa, caro dottor Paolotti, prima si assicuri che Giorgio Manfrè sia ancora dentro.

Grazie.
paolottivomita ha detto…
l'edificio è di cartone, non si farà alcun male.
Anonimo ha detto…
Puntù, hai ragione su tutta la linea (detto da uno che questo mondo lo vive da dentro).

Secondo me comunque quando ti risponderanno ti diranno che la causa è il buco dell'ozono...

Poggi
Ale, attento a quello che dici
diranno che sei qualunquista

che poi a me fa incazzare non solo l'arroganza di certa gente, quanto l'indifferenza di chi dovrebbe fare fuoco e fiamme contro i poteri veramente forti di questo paese e non lo fa, perchè il potere gli da da mangiare

noi un watergate non ce l'avremo mai

a noi piace sbranare i potenti quando sono già morti
pic ha detto…
Guardate che anche qua fanno degli sbagli colossali, ma in senso opposto. E' da tre mesi che quelli delle tasse continuano a mandarmi assegni dicendo che devo essere rimborsata perché ho pagato troppo. Io in realtà le tasse non le ho ancora pagate, nel vero senso della parola, cioè la mia banca ha omesso di fare il versamento al tesoro pubblico (spertoni!). Ma questi ti pare che l'hanno capito?! No! (so' francesi) e continuano a rimborsarmi qualcosa che non hanno mai incassato. Ieri ho avuto l'ennesima telefonata con quelli delle imposte : "Non si preoccupi signorina, tutti questi soldi che le abbiamo rimborsato a torto, le va bene se ce li restituisce a rate?" "Eh?" "Sì, magari per lei restituirceli tutti in un colpo è un po' forte, ce li restituisca a rate" "Ma guardi che io quei soldi non avevo manco calcolato di averceli"...E via dicendo. Così mi ritrovo con le tasse non ancora pagate e 320 euro percepiti dallo stato e da restituire in diverse rate senza interessi.
Vive la France!
paolottivomita ha detto…
allonsanafdelapatriiiiiiiiiiiiee...
Anonimo ha detto…
Da dottorando non posso che essere d'accordo sulla questione della ricerca in Italia ed in Francia. In Italia ti danno una miseria e soprattutto sono pochissime le persone interessate davvero a scoprire o produrre qualcosa di nuovo. L'attività più interessante è intrallazzare per poter avere un appoggio quando servirà. Quindi non si fanno selezioni serie in base al merito, ma in base a criteri molto più pragmaticamente egoistici, come "ti sistemo quello qui e tu mi sistemi questo lì" oppure "mi appoggi questo progetto che se va bene poi il finanziamento (pubblico! :@) guadagni qualcosa anche tu. Del resto è quello che succede un pò dappertutto in Italia, no? Ognuno di noi conosce almeno una persona che occupa un posto che non meriterebbe ed è ben consapevole dei danni che questo crea. Ho studiato anche in Francia. Non che lì non ci fossero raccomandazioni, eh! Però è più simile al sistema anglosassone, tutto molto trasparente: secondo me vali, ti raccomando al mio amico. Ma senza obbligatorietà di scelta da parte dell'amico o ottenimento di qualcosa in cambio. Questo è ciò che qualche anno fa la stessa Corte costituzionale, con sollevamento di non poche (sterili) polemiche dichiarò legittimo. Comunque la mia visione di tutta la nazione è purtroppo molto negativa. Mi ritrovo spesso, negli ultimi anni, a pensare che se la guardassi da fuori non riuscirei proprio a vedere uno stato moderno, civile e purtroppo, a volte anche democratico. E la mia paura è che anche all'estero pensino questo di noi.
Qualche mese fa ho scritto una mia considerazione sulla situazione dei giovani italiani. Senza ripetermi qui, se qualcuno fosse interessato la trova sul mio blog a questo indirizzo
L'infelicità del trentene italiano.

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