Diventare giornalista ed essere tradotto in catalano

Qualche tempo fa, dopo la visione dello spettacolo "Le Mani forti" con Erika Alessandro, da grafologo amante del teatro quale sono, scrissi due righe, col cuore, alla compagnia, per ringraziarli dello spettacolo e fargli i miei più sinceri complimenti.
C'era una passione ed una forza in quello spettacolo, che desideravo restituire.
Erika Alessandro mi ha ringraziato ed ha utilizzato un estratto di quello scritto nelle recensioni ufficiali della rappresentazione.
Questo succedeva circa un anno fa.
Oggi scopro che questa cosa è cresciuta a tal punto da darmi una notorietà "googolesca" persino maggiore di quella che ho col mio lavoro.
Tanto che un sito spagnolo mi ha tradotto in "català" e mi ha "promosso" a giornalista della Stampa di Torino.
Sono onorato e un po' commosso dal vedere le mie prime parole, in quella che doveva essere la mia nuova lingua, apparire a mia insaputa su un sito spagnolo.

http://www.vania.es/documents/dossiers/mani_cat.pdf


ERIKA I OMAR AL TEATRE
(La Stampa Torino, 2 d’abril de 2006)
Hi ha espectacles que arriben al fons de l’ànima com una sageta llançada a un pou sense
fons. Vaig tenir la sort, ahir, d’assistir a un d’aquests espectacles. De córrer el risc de
plorar d’emoció amb la protagonista Elisa Alessandro, capaç de posar-se a la pell d’un
personatge molt potent en una interpretació magistral, senzillament magistral. Encara no
m’he reprès. Le mani forti, aquelles mans que no els van salvar, són un motiu per viure.
Un salt cap a l’interior de l’adolescència per analitzar la monstruositat a què pot arribar la
vida sota la violència de les contradiccions de la modernitat d’una ciutat de províncies.
Tots som personatges indefensos en un escenari situat al precipici de la follia. Si teniu
ocasió, aneu a veure aquest meravellós espectacle teatral

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