Ultime dal mondo: Papa Ratzinger ha scomunicato Gesù Cristo
Non vorrei, ma sono ancora qui a parlare di laicismo e chiesa cattolica.
D’altro canto altri temi rilevanti non ne appaiono all’orizzonte e dovrò pure nutrire la mia testa e questo posto di sterili parole per pochi
e-letti.
Si, il ragazzetto in pancia cresce, scalcia molto la mamma che ha preso a chiamarlo “terremoto” e sono molto invidioso del tipo di rapporto includente che hanno tra di loro.
Si. il confronto Sarkozy-Royal ha messo in evidenza la gerontocrazia della classe politica italiana e lo stato di profonda restaurazione in cui viviamo; ma non mi entusiasma più comprenderlo.
Si, l’affaire Rivera ha evidenziato il totale asservimento dei media e di tutti i partiti politici alla Santa Sede, ma capirai che novità…
Invece oggi mia sorella, cattolica apostolica romana, da sempre impegnata in comunità cristiane codificate (tra cui gli integerrimi gesuiti), mi ha scritto quello che ho scritto nel titolo.
L’impressione che traggo da questa frase di una potenza quasi ultraterrena, è che, come avevo già detto altrove, siamo in uno di quei momenti ciclici della storia, in cui la Chiesa serra le fila e prende a menar le mani a destra e a manca.
Questo non aiuta certo il mio percorso personale, poiché mi obbliga a perseguire un ipotetico iter spirituale in un’ottica di netta contrapposizione che nuoce a me per primo.
Ho preso allora a confrontarmi con gente che ha un percorso diverso.
Prima ho fatto una chiacchierata con Salani (un vero integralista cattolico), poi ho scambiato due righe con Andrea Chimenti (http://www.andreachimenti.it/ cliccare su forum e poi sul messaggio chiamato “libri”).
Dico solo una cosa: mi dispiace.
Non credo di essere ateo.
Arrivo a immaginare che ci sia qualcosa di immantinente che non comprendiamo, al di fuori o al di dentro di questa vita o di noi stessi e credo io stesso, di avere spesso avuto un aiuto immeritato in tantissime situazioni della mia vita, che semplicemente non mi va di chiamare “culo”.
Attualmente non ho una vita spirituale, ma tante delle tematiche a cui mi accosto, partendo dal teatro, sono parte del mio mondo “religioso” e le vivo con un trasporto che potrei definire spirituale.
Si può fare una vita contingente ed accostarsi a Dio.
Però, con riferimento all’istituto Chiesa, si deve fare una fatica immane per riuscire a scorporare le porcate della testa dal resto del corpo, per dimenticarsi che l’archetipo religioso, così ben costruito attraverso 2000 anni di storia, è il più potente strumento di guida delle masse mai esistito, per riuscire a comprendere un istituto al cui interno sono cresciute la storia di san Francesco e quella papa Paolo IV e isolare soltanto gli elementi che possono contribuire ad una qualche crescita interiore.
Bisogna fare training autogeno: Io non sono intollerante, io non sono intollerante
L’unica meta spirituale a cui posso ambire in questo momento è, a dispetto della crudele contingenza di questo periodo, quella di ponderare in maniera meno infuocata la prospettiva della Chiesa Cattolica e cercare di comprendere le ragioni dell’altra parte.
Anche se sbagliate.
I tempi ci porterebbero allo scontro.
Il mio più grande obbiettivo è quello di decontestualizzare la violenza dei cattolici e cercare di comprendere le ragioni di quei singoli che intraprendono un cammino spirituale approfondito e complesso.
Detto questo sono d’accordo con Grillini che sostiene che il Family Day sia la più grande manifestazione anti-omosessuale della storia della Repubblica Italiana.
Io non sono intollerante, io non sono intollerante, io non sono intollerante…..
La vita non è una cosa semplice.
Minchia se è dura…
D’altro canto altri temi rilevanti non ne appaiono all’orizzonte e dovrò pure nutrire la mia testa e questo posto di sterili parole per pochi
e-letti.
Si, il ragazzetto in pancia cresce, scalcia molto la mamma che ha preso a chiamarlo “terremoto” e sono molto invidioso del tipo di rapporto includente che hanno tra di loro.
Si. il confronto Sarkozy-Royal ha messo in evidenza la gerontocrazia della classe politica italiana e lo stato di profonda restaurazione in cui viviamo; ma non mi entusiasma più comprenderlo.
Si, l’affaire Rivera ha evidenziato il totale asservimento dei media e di tutti i partiti politici alla Santa Sede, ma capirai che novità…
Invece oggi mia sorella, cattolica apostolica romana, da sempre impegnata in comunità cristiane codificate (tra cui gli integerrimi gesuiti), mi ha scritto quello che ho scritto nel titolo.
L’impressione che traggo da questa frase di una potenza quasi ultraterrena, è che, come avevo già detto altrove, siamo in uno di quei momenti ciclici della storia, in cui la Chiesa serra le fila e prende a menar le mani a destra e a manca.
Questo non aiuta certo il mio percorso personale, poiché mi obbliga a perseguire un ipotetico iter spirituale in un’ottica di netta contrapposizione che nuoce a me per primo.
Ho preso allora a confrontarmi con gente che ha un percorso diverso.
Prima ho fatto una chiacchierata con Salani (un vero integralista cattolico), poi ho scambiato due righe con Andrea Chimenti (http://www.andreachimenti.it/ cliccare su forum e poi sul messaggio chiamato “libri”).
Dico solo una cosa: mi dispiace.
Non credo di essere ateo.
Arrivo a immaginare che ci sia qualcosa di immantinente che non comprendiamo, al di fuori o al di dentro di questa vita o di noi stessi e credo io stesso, di avere spesso avuto un aiuto immeritato in tantissime situazioni della mia vita, che semplicemente non mi va di chiamare “culo”.
Attualmente non ho una vita spirituale, ma tante delle tematiche a cui mi accosto, partendo dal teatro, sono parte del mio mondo “religioso” e le vivo con un trasporto che potrei definire spirituale.
Si può fare una vita contingente ed accostarsi a Dio.
Però, con riferimento all’istituto Chiesa, si deve fare una fatica immane per riuscire a scorporare le porcate della testa dal resto del corpo, per dimenticarsi che l’archetipo religioso, così ben costruito attraverso 2000 anni di storia, è il più potente strumento di guida delle masse mai esistito, per riuscire a comprendere un istituto al cui interno sono cresciute la storia di san Francesco e quella papa Paolo IV e isolare soltanto gli elementi che possono contribuire ad una qualche crescita interiore.
Bisogna fare training autogeno: Io non sono intollerante, io non sono intollerante
L’unica meta spirituale a cui posso ambire in questo momento è, a dispetto della crudele contingenza di questo periodo, quella di ponderare in maniera meno infuocata la prospettiva della Chiesa Cattolica e cercare di comprendere le ragioni dell’altra parte.
Anche se sbagliate.
I tempi ci porterebbero allo scontro.
Il mio più grande obbiettivo è quello di decontestualizzare la violenza dei cattolici e cercare di comprendere le ragioni di quei singoli che intraprendono un cammino spirituale approfondito e complesso.
Detto questo sono d’accordo con Grillini che sostiene che il Family Day sia la più grande manifestazione anti-omosessuale della storia della Repubblica Italiana.
Io non sono intollerante, io non sono intollerante, io non sono intollerante…..
La vita non è una cosa semplice.
Minchia se è dura…
Commenti
E degli estremismi...
Qui da domenica la polizia mena a più non posso, i comunisti non votano la Royal perché così –salito Sarkosi- avranno una buona scusa per assaltare i commissariati...
In Italia i DICO non passano perchè i cattolici vogliono il primato dell’amore, chi è d’accordo coll’amore gay o colla libertà d’aborto è scomunicato...
E gli islamici ci mettono le bombe...
Non riesco a vedere altro che estremismi in questo momento... ed egoismo.
Non è facile sentirsi chiesa in questo momento. E se la vita è dura, credimi essere chiesa in un periodo come questo è durissimo... e dolorosissimo. (D’altronde secondo Ratzinger io non faccio parte della chiesa già da un pezzo!).
Ma i francesi mi hanno insegnato una cosa: mi hanno insegnato che non è necessaria l’intermediazione della chiesa per essere in contatto coll’Altissimo. Mi hanno spiegato che qui le messe si celebrano o alle 6 del mattino o alle 11. Alle 6 ci vanno quelli che non vogliono essere visti, alle 11 quelli che vogliono essere visti.(Ho cominciato a puntare la sveglia alle 5:30) Non so come spiegarlo senza essere banale, ma qui c’è gente che ogni domenica si riunisce e legge il vangelo, perchè non riesce più a mettere piede in una chiesa.
Qui la gente si sposa, divorzia, ama gente dello stesso sesso, resta sola per tutta la vita, e a nessuno importa niente. Nessuno ha l’esclusività dell’amore.
Per me l’intermediazione del rito e della preghiera è fondamentale... ma per me, questo è il mio personale cammino, non quello di tutti...
Non sono d’accordo quando dici che bisogna capire le ragioni degli altri. Non ci sono giustificazioni per chi vuole imporre le proprie idee che puzzano di stantio e d’intolleranza. Ma non voglio cadere nel loro gioco: l’ntolleranza crea intolleranza, gli estremismi estremismi, la prepotenza prepotenza...
E per fortuna c’è una parte della chiesa che non la pensa così e che è in ascolto...
Bisogna solo accettare, accettare il fatto che noi esseri umani usiamo solamente il 30% del nostro cervello, e alcuni il 15%...
Non voglio fare dell’ironia cretina, ma sono arrivata alla conclusione che per cambiare la gente bisogna in primo luogo cominciare col cambiare noi stessi.
Concludo dicendo che sono completamente d’accordo con quanto è stato detto al concerto del primo maggio, e sono stracontenta che l’abbia fatto (tranne quando ha insultato Gesù Cristo). Che sono per la libertà di espressione, di amore, di decisione... e che continuo a sentirmi facente parte della chiesa, ma quella di Cristo.
PS per fortuna esiste ancora una chiesa che ascolta, non impone, dialoga... che spunta meno ai telegiornali e che se n'è scappata a Gerusalemme per allontanarsi da tutto questo marciume.E' questa la chiesa che mi da la forza di continuare
Mi sembra che siamo tutti d'accordo qui a dire che c'è (banalizzando) una chiesa di destra ed una sinistra.
O meglio una Chiesa che esclude (quella attuale) ed una che include (la tua).
Ma se ci sono due Chiese, oppure tante Chiese quante sono le teste delle persone, si mettono in discussione, sacramenti, scritture, messe, regolamenti e altri elementi secolari.
Ed allora si può stare dentro la Chiesa ed esserne fuori allo stesso tempo?
Scusa la provocazione, ma è solo il modo in cui tanti cattolici in questo momento si sentono e tra questi credo anche alcune menti illuminate come ad esempio il Card Martini...
Quanto a me, per me la chiesa é Gesù Cristo.