Paure

Avete mai avuto paura di innamorarvi?
Sono sicuro di si.
E’ capitato a tutti.
Soprattutto ai tempi della scuola.
Ci sono amori, a quei tempi, ai tempi della scuola, che sono semplicemente troppo, che ti fanno schiattare il cuore dall’emozione, per poi stritolartelo dal di dentro di delusione, rabbia e fallimento.
Gli amori veri d'altronde sono roba forte.
Roba per chi si mette in gioco.
Materiale esplosivo in grado di mandare in frantumi, in pochi secondi, tutto un complesso sistema di difese costruito per decine di anni.
Ma quando decidi di amare (perché c’è un momento in cui decidi di amare, di buttarti a peso morto in questo magma di sentimenti, di staccare il freno a mano) a quel punto ti lanci a tutta velocità e con tutto il tuo corpo verso quanto di più vicino a Dio ci possa essere sulla faccia della terra.
E a quella velocità li ti vengono i brividi di emozione, ma rischi anche di schiantarti.
Di andare in pezzi, di perdere tutto.
L’amore è una partita a poker nella quale non c’è diversità di poste.
La posta è una sola.
Sei tu.

Ecco io in questo momento sto vivendo una patologia strana.
Mi sono innamorato.
Mi sono innamorato profondamente da poche settimane.
La mia vita è cambiata o è in procinto di cambiare, ma questo mi terrorizza.
Sto per lanciare (anzi ho già lanciato) il mio corpo a tutta velocità verso l’assoluto ed ho paura.
Ho paura dell’oggetto del mio amore.
Ho paura di quello che possa capitargli, perché se al mio amore capitasse qualcosa non ne uscirei vivo.
Ho paura di essere deluso, ho paura di non sapere gestire nella maniera più corretta tutte le responsabilità che avrò per il mio nuovo amore.
E non dormo.
Mi struggo nel letto, agitandomi per il caldo, violentandomi di terrori, distorcendo la mia immagine e quella della mia vita passata, al punto di non riconoscermi più.
Vorrei staccare questo freno a mano, ma ne ho paura.
Solo che la pallina è stata lanciata e come in tanti amori, il rimanere con le cinture allacciate non mi metterà al riparo da dolori e stravolgimenti.
Ero una cosa, il mio amore mi cambierà.

Mio figlio scalcia nella pancia della madre.
Gli metto una mano su qualche parte del corpo.
Provo a sentirlo e comunicare con lui.
Vorrei comunicargli serenità, ma non ne sono in grado.
Essere padri è già difficile.
Ma il mio amore aspetta.
Ed aspetto anch’io, che tra pochi giorni venga alla luce.
Allora io e il mio amore potremo guardarci negli occhi e forse prenderemo insieme quel motore che ci porterà a tutta velocità verso tutto.
E’ successo così con mio padre.
Sarà lo stesso con mio figlio.
Il mio nuovo amore.